HR Manager: quanto guadagna, le opportunità di crescita e i ruoli più richiesti
L’HR Manager è il professionista che si occupa della gestione delle Risorse Umane all’interno di un’organizzazione. A seconda delle dimensioni dell’azienda e del settore le sue responsabilità possono variare ma, in genere, si occupa di:
- gestire il processo di assunzione dei dipendenti, curando la pubblicazione delle offerte di lavoro, revisionando i curricula, conducendo i colloqui e selezionando i candidati;
- pianificare e coordinare programmi di formazione per i dipendenti, con l’obiettivo di migliorare le loro competenze e capacità;
- supervisionare i processi di valutazione delle prestazioni dei dipendenti, fornendo feedback e suggerendo piani di sviluppo individuali;
- gestire le questioni amministrative (gestione delle buste paga, dei benefit, delle ferie e delle assenze);
- sviluppare e implementare politiche aziendali relative alle Risorse Umane, assicurando che l’azienda rispetti le normative vigenti e che i dipendenti siano consapevoli delle regole e dei regolamenti interni;
- gestire i conflitti tra dipendenti, cercando di risolverli in modo equo e professionale;
- assicurarsi che l’ambiente di lavoro sia sicuro e conforme alle normative sulla salute e sicurezza sul lavoro;
- promuovere una cultura aziendale positiva, lavorando per mantenere un buon clima lavorativo e motivare i dipendenti.
Ma com’è cambiata negli anni questa professione, e qual è il suo futuro?
HR Manager, quanto guadagna
In Italia, la retribuzione media di un HR Manager è di circa 61.000 euro l’anno, pari a oltre 30 euro l’ora. Nello specifico, si va dai 43.000 euro/annui delle figure entry level agli oltre 85.000 dei professionisti senior.
HR Management, l’evoluzione di una professione
Con il passare del tempo, la gestione delle Risorse Umane si è evoluta e sviluppata. Inizialmente dedita ad attività amministrative come le buste paga e il welfare, si è fatta più strategica concentrando il suo core business sulla gestione dei talenti.
Oggi gli HR Manager sono chiamati a gestire e a sviluppare i talenti delle organizzazioni, a identificare e supportare i leader del futuro, e ad assicurarsi che ogni lavoratore abbia la formazione e le capacità necessarie a soddisfare le esigenze aziendali.
Uno dei motivi del cambiamento è l’importanza crescente che viene riconosciuta alla cultura organizzativa. Per supportare gli obiettivi e i valori dell’azienda, è necessario che l’HR Manager lavori per creare un ambiente di lavoro gratificante e produttivo, che ispiri le persone a impegnarsi al massimo.
Poiché il management e lo sviluppo del personale sono oggi responsabilità delle Risorse Umane, l’HR Manager non solo deve assicurarsi che i lavoratori ricevano la formazione e gli strumenti necessari per soddisfare le esigenze dell’azienda, ma deve anche identificare e sostenere lo sviluppo dei futuri leader. Per questo motivo il suo ruolo è cruciale, e i professionisti HR sono sempre più richiesti.
Risorse Umane: i ruoli più richiesti
La pandemia di Covid-19 ha rivoluzionato il settore delle Risorse Umane che, oggi, sono chiamate a sperimentare nuovi modelli di lavoro, a capire come bilanciare lavoratori in sede e lavoratori da remoto e a trovare un equilibrio tra le esigenze dei dipendenti e le aspettative dell’azienda.
Tra le figure più richieste in ambito HR troviamo gli HR Assistant, professionisti entry-level il cui compito è gestire le attività quotidiane delle Risorse Umane di un’azienda, fornendo supporto ai professionisti senior. Tra le loro mansioni vi sono le attività di supporto in ambito Recruiting, la gestione del libro paga, l’assistenza d’ufficio ai dipendenti dell’organizzazione, la gestione del calendario dei dirigenti e dei dipendenti, la programmazione di incontri e colloqui, il coordinamento di seminari di formazione e il supporto ai lavoratori in uscita.
Molto cercata è anche la figura del Recruiter, il professionista che gestisce e supervisiona il processo di reclutamento svolgendo attività come lo scouting multicanale dei candidati. Tipicamente, il Recruiter esamina le qualifiche dei candidati e il loro adattamento culturale all’interno dell’organizzazione, conduce interviste, controlla le referenze e crea strategie di ricerca per trovare talenti.
Come saranno le HR del futuro
In un contesto lavorativo sottoposto a trasformazioni radicali, con costi in aumento e la difficoltà a reperire personale qualificato, gli HR Manager devono affrontare e superare una vasta gamma di complessità e sfide.
Si prevede che, entro la fine del 2024, l’Hybrid Work toccherà quota 81%: gli HR Manager del futuro devono dunque essere empatici e sapersi adattare, capaci di captare le esigenze e di gestire talenti che lavorano in luoghi e in condizioni diverse. Non solo: secondo il Framework for Workplace Mental Health and Well-Being del Surgeon General, l’81% dei dipendenti cerca aziende che danno priorità al benessere mentale. Ed è proprio sul benessere dei lavoratori, che le Risorse Umane devono concentrarsi, creando un ambiente di lavoro inclusivo e prestando attenzione ai segnali precoci di burnout (le iniziative in materia di diversità, equità e inclusione dovrebbero raggiungere i 15,4 miliardi di dollari entro il 2026).
Tuttavia, i professionisti HR non sono e non saranno soli nello svolgimento delle loro mansioni. L’Intelligenza Artificiale e l’analisi predittiva vengono già da tempo impiegate per snellire il processo gestionale, gestire la forza lavoro e fornire supporto ai dipendenti. E, secondo le previsioni, il loro ruolo sarà sempre più centrale.