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Published 29 Novembre 2022 - in Report

L’importanza delle soft skill per migliorare gli standard del processo di ricerca e selezione del personale

Soft skill: migliorare gli standard del processo di ricerca e selezione

In un mondo del lavoro in rapida evoluzione le soft skill sono diventate (e saranno) sempre più fondamentali per le figure manageriali.

Secondo uno studio di McKinsey, durante la pandemia, l’importanza attribuita dalle aziende alle soft skill è notevolmente aumentata, con metà degli intervistati che indica come prioritaria la leadership (50%), seguita da pensiero critico (48%) e da resilienza e apprendimento permanente (40%). Le competenze che hanno acquisito maggiore importanza sono in particolare quelle relative all’empatia e alle relazioni interpersonali (40% nel 2020 rispetto al 20% nel 2019).

E c’è di più: secondo Deloitte, le “occupazioni ad alta intensità di soft skill” rappresenteranno i due terzi del totale entro il 2030, rispetto alla metà nel 2000, e il numero di posti di lavoro ad alta intensità di soft skill crescerà a una velocità pari a più del doppio di quella degli altri.

Mentre i metodi di assunzione tradizionali sono incentrati in gran parte sulle hard skill, oggi è più importante che mai adottare un punto di vista incentrato sulla persona, che la valuti nella sua complessità.

Nel nostro ultimo White Paper presentiamo alcuni strumenti e i vantaggi di un approccio olistico nella valutazione delle soft skill della persona.

In particolare, presentiamo i test psicometrici di Thomas International utilizzati all’interno del nostro Assessment Center per aumentare la probabilità di una buona corrispondenza tra la persona, il ruolo offerto e la cultura aziendale.

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