Emerging Technology Scanning: l’importanza della Tecnologia ETS per manager e aziende
Nel contesto aziendale moderno, restare al passo con l’innovazione tecnologica è un’esigenza sempre più marcata.
L’Emerging Technology Scanning (ETS) rappresenta un approccio fondamentale per monitorare e analizzare l’evoluzione delle tecnologie emergenti, anticipando trend e identificando opportunità di crescita. Grazie a questo strumento, le aziende riescono ad adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato e i manager possono prendere decisioni più consapevoli, garantendo all’organizzazione un vantaggio competitivo in un panorama in continua trasformazione.
Ma in cosa consiste l’ETS e come sfruttare al meglio le sue potenzialità?
La gestione efficace di un’impresa richiede dunque una visione chiara e dettagliata delle sue performance. Ma, con la vastità dei dati oggi disponibili, è fondamentale sapere su quali metriche concentrarsi per ottenere una panoramica accurata dello stato di salute aziendale. In questo contesto, gli indicatori chiave di prestazione (KPI) diventano strumenti indispensabili per monitorare e valutare i progressi rispetto agli obiettivi prefissati.
Che cos’è l’Emerging Technology Scanning
L’Emerging Technology Scanning è un approccio sistematico e proattivo che consente alle aziende di monitorare e analizzare il panorama evolutivo della tecnologia, addentrandosi nella comprensione di un contesto più ampio e delle implicazioni delle tecnologie emergenti (come, per esempio, L’Explainable AI).
Il suo fine ultimo è fornire alle organizzazioni una comprensione approfondita di come queste tecnologie possono essere implementate, del loro potenziale impatto e delle strategie necessarie per adattarsi e prosperare di fronte al cambiamento tecnologico.
L’Emerging Technology Scanning implica dunque una ricerca e un’analisi completa per identificare e valutare le tecnologie che hanno il potenziale di impattare su determinati settori, trasformare i modelli aziendali o creare nuove opportunità. Comporta l’esame non solo degli aspetti tecnici di una tecnologia, ma anche la considerazione dei fattori normativi, sociali, economici e culturali che circondano la sua adozione. Conducendo valutazioni approfondite, le organizzazioni ottengono informazioni specifiche su come una tecnologia plasmerà il loro settore, sul potenziale impatto che avrà sugli stakeholder e sulle strategie necessarie per sfruttare efficacemente questi cambiamenti.
Le due metriche più comunemente utilizzate per misurare la liquidità sono il rapporto corrente e il rapporto rapido.
Il rapporto corrente (current ratio) misura la capacità di un’azienda di coprire le passività a breve termine (debiti) con le attività a breve termine (asset). Se superiore a 1, l’azienda ha più attività che passività correnti ed è dunque in grado di pagare i suoi debiti.
Il rapporto rapido (acid test ratio) esclude invece le rimanenze (inventari) dalle attività correnti, poiché potrebbero non essere facilmente convertibili in denaro in tempi brevi. Se maggiore di 1, l’azienda può coprire le sue passività correnti senza dover vendere inventari in quanto in possesso di una buona liquidità.
I vantaggi
Effettuare regolarmente l’Emerging Technology Scanning consente alle organizzazioni di monitorare costantemente i progressi tecnologici più recenti, valutando in modo proattivo come tali innovazioni potrebbero influenzare i loro modelli di business, i loro processi operativi e la loro offerta. Tale approccio lungimirante permette alle organizzazioni di prepararsi e di adattarsi ai cambiamenti, riducendo il rischio di essere surclassate dalla concorrenza.
Inoltre, la scansione tecnologica aiuta a scoprire le opportunità di crescita derivanti dall’introduzione di nuove tecnologie, nelle operazioni esistenti o per espandersi in nuovi mercati. Saper individuare e sfruttare tali opportunità può tradursi in un incremento dei ricavi, della quota di mercato e del successo aziendale complessivo. L’Emerging Technology Scanning fornisce infatti informazioni essenziali per la pianificazione strategica e il processo decisionale, e consente alle aziende di sviluppare strategie più solide allocando le risorse in modo efficace per rafforzare la propria posizione competitiva.
Infine, monitorare le tecnologie aiuta a individuare rischi potenziali, grazie alla valutazione della fattibilità, le implicazioni etiche e i requisiti normativi delle nuove tecnologie, oltre ad offrire un vantaggio competitivo. Monitorando costantemente il panorama tecnologico, le imprese possono individuare numerose opportunità per adottare soluzioni che garantiscano un valore unico, maggiore efficienza o esperienze migliorate per i clienti, così da distinguersi e da affermarsi come leader di settore.
La scansione tecnologica favorisce quindi una cultura aziendale orientata all’innovazione e alla creatività. Esporre regolarmente i propri team alle nuove tecnologie stimola il pensiero creativo e favorisce la nascita di idee originali, il che porta allo sviluppo di prodotti, servizi e processi innovativi che sostengono la crescita e garantiscono all’azienda un ruolo rilevante in un mercato in evoluzione.
Come effettuare l’Emerging Technology Scanning
Prima di effettuare l’Emerging Technology Scanning è necessario avere un’idea chiara di cosa si sta cercando e perché, definendo il proprio ambito e i propri obiettivi, in base alla visione strategica, alla missione e alle priorità aziendali.
Una volta definiti ambito e obiettivi, è necessario identificare e selezionare le fonti e i metodi più pertinenti e affidabili per la scansione e il monitoraggio delle tecnologie emergenti. Esistono molte fonti e strumenti, a seconda del contesto e delle risorse: database online, report, blog e podcast di settore, webinar, focus group, workshop, brainstorming, roadmap, analisi SWOT. L’ideale è optare per un mix equilibrato e diversificato, che copra diversi tipi di informazioni, prospettive e livelli di dettaglio.
Dopo aver raccolto e organizzato i dati dalle fonti scelte, è necessario analizzare e sintetizzare i risultati, utilizzando strumenti e tecniche appropriati per estrarre le intuizioni, i modelli e le implicazioni chiave creando un quadro coerente e completo delle tendenze tecnologiche, degli sviluppi e delle innovazioni rilevanti per il proprio ambito e i propri obiettivi.
Quanto emerso dall’Emerging Technology Scanning deve infine essere condiviso con tutti gli stakeholder interni ed esterni all’azienda, ma anche con il proprio team, così da informare e ispirare le risorse.
4. Redditività
Sebbene liquidità, solvibilità ed efficienza operativa siano tutti fattori importanti da considerare nella valutazione dello stato di salute di un’azienda, ciò che più conta è la redditività netta. Le aziende possono sopravvivere per anni senza essere redditizie, operando sulla buona volontà di creditori e investitori, ma devono raggiungere e mantenere la redditività.
Una buona metrica per valutare la redditività è il margine netto e dunque la percentuale dei ricavi che rimane dopo aver sottratto tutte le spese, inclusi i costi operativi, gli oneri finanziari, le tasse e gli elementi straordinari. Se il margine netto è alto, l’azienda è efficiente non solo nelle sue operazioni principali, ma anche nella gestione degli oneri finanziari e delle tasse; se è basso, può segnalare problemi di redditività.
5. Employee Satisfaction
Oltre ai KPI finanziari, esistono altri indicatori utili per valutare lo stato di salute di un’azienda.
L’Employee Satisfaction è una misura del grado di contentezza e appagamento che i dipendenti provano nei confronti del loro lavoro e dell’ambiente lavorativo. Si tratta di una metrica importantissima, in quanto può influire su aspetti cruciali come la produttività, la motivazione, la fedeltà all’azienda e il tasso di turnover del personale.
Secondo lo State of Global Workplace Report di Gallup, le aziende italiane devono fare i conti con livelli di Employee Satisfaction molto bassi. Solo l’8% dei dipendenti si dice attivamente impegnato, il 41% è alla ricerca di un nuovo posto di lavoro e il 25% ha dichiarato di provare una sensazione di tristezza quotidiana.
6. Overall Task Performance
L’Overall Task Performance si riferisce al processo di completamento delle attività e al raggiungimento della produttività in conformità con gli obiettivi e la vision organizzativa.
Riguardando individui e team che lavorano insieme con le loro conoscenze, competenze e abilità per portare a termine un compito, è un KPI importante per valutare se e quanto un’azienda è coesa. Affinché una task venga conclusa in modo efficiente, infatti, è necessario che ci sia coordinamento e cooperazione all’interno dei team.
Secondo lo State of Collaboration Survey di Coral, il 70% dei dipendenti ritiene che una maggiore collaborazione possa avere un impatto positivo sulla produttività. Mentre un’indagine di Gallup dimostra come alti livelli di Team Engagement possono tradursi in una redditività fino al 21% superiore.
7. Customer Satisfaction
Infine, è bene ricordare che ogni azienda dipende dai suoi clienti. La Customer Satisfaction, il grado di contentezza e soddisfazione che i clienti provano nei confronti di un prodotto, servizio o esperienza fornita da un’azienda, è dunque un KPI fondamentale.
Per l’80% dei clienti, l’esperienza offerta da un’azienda è importante tanto quanto i suoi prodotti e servizi . I clienti fedeli, infatti, hanno cinque volte più probabilità di riacquistare un prodotto o un servizio e di perdonare un errore, sette volte più probabilità di provare un nuovo prodotto o servizio e quattro volte più probabilità di consigliare l’azienda ad amici e colleghi: un Costumer Satisfaction elevato è dunque indice di un’azienda sana, quantomeno nel rapporto con la clientela.