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Published 4 Marzo 2025 - in Knowledge Center

Come gestire i gruppi di lavoro interfunzionali: il ruolo dei manager | Wyser

Team interfunzionali: come gestirli in maniera efficace

Nel panorama lavorativo odierno, le organizzazioni si trovano sempre più spesso a dover affrontare sfide complesse che trascendono i confini dei singoli dipartimenti o aree funzionali. Per rispondere a questa crescente complessità e per rimanere competitive, le aziende si affidano sempre di più ai team interfunzionali. Questi gruppi, composti da professionisti provenienti da diverse aree dell’azienda, rappresentano una risorsa strategica fondamentale per l’innovazione, la risoluzione di problemi complessi e l’adattamento rapido ai cambiamenti del mercato.

Secondo un recente report di Deloitte[1], le aziende, mosse dai benefici riscontrati, strutturano gran parte del lavoro (65%) in team interfunzionali: il 53% dei dirigenti ha osservato un significativo miglioramento delle prestazioni e le idee sviluppate da questi team risultano fino al 156% più attraenti per i clienti. La gestione efficace di gruppi di lavoro interfunzionali è diventata un imperativo per il successo dell’organizzazione.

INDICE DEI CONTENUTI

Cos’è un team interfunzionale

Definiamo un team interfunzionale come un gruppo di persone provenienti da diverse aree funzionali o dipartimenti di un’organizzazione. Questi uniscono una vasta varietà di competenze: ogni membro porta con sé un bagaglio unico di skill, esperienze e prospettive, derivanti dal proprio background professionale e dalla propria area di specializzazione. Questa eterogeneità, se ben gestita, diventa un potente catalizzatore per la creatività e l’innovazione, poiché la diversità di punti di vista stimola il pensiero laterale e la generazione di idee originali e soluzioni non convenzionali.

A differenza dei modelli organizzativi tradizionali, in cui i confini tra dipartimenti sono ben definiti e possono ostacolare il flusso di informazioni e idee, i team interfunzionali favoriscono la collaborazione tra diverse aree aziendali. Questo approccio consente di ottimizzare le sinergie, migliorare l’efficienza operativa e accelerare il raggiungimento degli obiettivi.

Nel contesto aziendale di oggi, i gruppi di lavoro interfunzionali stanno diventato sempre più comuni perché la complessità delle sfide attuali richiede soluzioni che vadano oltre la visione limitata di una singola funzione. Questi sono essenziali per affrontare problemi che richiedono una prospettiva olistica e multidisciplinare, per sviluppare un’offerta innovativa e per implementare strategie aziendali che coinvolgano e impattino più aree dell’organizzazione.

Secondo uno studio McKinsey[2], le aziende più innovative sono quelle che riescono ad abbattere i silos organizzativi e, attraverso team interfunzionali, ad avere una visione più olistica del business. In particolare, hanno 9 volte più probabilità di focalizzarsi sull’utente finale per ridurre le barriere interne e oltre 5 volte più probabilità di integrare controlli e protocolli di sicurezza nei processi e nell’accesso ai dati.

Le caratteristiche dei team interfunzionali: sfide e opportunità

Nonostante i molti vantaggi, la gestione dei team interfunzionali comporta sfide specifiche che possono risultare complesse. Comprenderle a fondo è essenziale per trasformarle in opportunità di crescita e miglioramento.

Una delle principali sfide è rappresentata dalle barriere comunicative e culturali. Professionisti provenienti da diverse funzioni spesso utilizzano linguaggi tecnici differenti, hanno mentalità dipartimentali radicate e possono operare all’interno di processi operativi e organizzativi rigidi che ostacolano la comunicazione fluida e la comprensione reciproca. Un’altra difficoltà comune è legata ai conflitti di priorità e obiettivi. Le diverse funzioni rappresentate nel team possono avere priorità e obiettivi divergenti, derivanti dalle esigenze specifiche del proprio dipartimento, che possono entrare in conflitto con gli obiettivi del gruppo di lavoro interfunzionale. Inoltre, creare un senso di allineamento e coesione in un team composto da individui con background diversi può essere più complesso rispetto a team omogenei. La sfida si estende anche alla gestione dei conflitti, a causa delle diverse prospettive, stili di lavoro e priorità. Infine, i processi decisionali possono risultare più laboriosi, poiché è necessario integrare una maggiore varietà di punti di vista.

Tuttavia, è fondamentale saper cogliere le opportunità di crescita dietro queste sfide. La diversità dei team interfunzionali, se ben gestita, porta a:

  • Un ambiente caratterizzato da apprendimento reciproco: i membri del team hanno l’opportunità di scambiare conoscenze, imparare dalle esperienze degli altri e sviluppare competenze trasversali che arricchiscono il proprio bagaglio professionale.
  • Un miglioramento della comunicazione aziendale: si creano canali di comunicazione più fluidi e trasparenti tra le diverse funzioni e a beneficiarne è l’intera organizzazione.
  • Processi decisionali più completi e ponderati: l’integrazione di diverse prospettive garantisce che le decisioni siano prese considerando tutti gli aspetti rilevanti e riducendo il rischio di errori. Inoltre, una gestione efficace dei team interfunzionali consente di comprendere meglio le esigenze complesse dei clienti e di rispondere con soluzioni più mirate e idonee.
  • Una cultura aziendale più collaborativa: promuovendo la collaborazione interfunzionale come valore fondamentale, l’azienda si orienta verso un modello organizzativo più aperto, inclusivo e orientato al lavoro di squadra.

Competenze chiave per la gestione efficace dei team interfunzionali

Le competenze di gestione assumono una rilevanza ancora maggiore nel contesto dei team interfunzionali, data la loro intrinseca complessità e le sfide specifiche che presentano. Un manager efficace in un team interfunzionale deve possedere un set di competenze che vanno oltre la gestione tradizionale, perché la diversità sia un punto di forza e non un ostacolo alla crescita, per facilitare la comunicazione interfunzionale e per costruire collegamenti tra diverse aree funzionali.

La comunicazione interfunzionale efficace è una competenza fondamentale. Non si tratta solo di comunicare chiaramente, ma di adattare il linguaggio e lo stile comunicativo ai diversi background professionali dei membri del team. Il manager deve saper utilizzare canali di comunicazione trasversali e inclusivi, facilitando la comprensione reciproca tra funzioni diverse e assicurandosi che le informazioni chiave raggiungano tutti i membri del team, indipendentemente dalla loro area di provenienza.

La leadership inclusiva e collaborativa diventa cruciale: in un team interfunzionale il leader deve saper includere e valorizzare il contributo di ogni funzione. Questo significa creare una visione condivisa che trascenda gli obiettivi dipartimentali, promuovendo attivamente la partecipazione e il contributo di tutte le funzioni. Una leadership efficace in questo contesto si traduce nella capacità di creare un ambiente in cui ogni membro si senta valorizzato e parte integrante del successo del team.

L’empatia e l’intelligenza emotiva diventano essenziali per comprendere le dinamiche e i bisogni specifici di ogni funzione, mostrando sensibilità verso i diversi stili di lavoro. La capacità di gestire le tensioni e i conflitti derivanti da differenze culturali e professionali, creando un ambiente di lavoro sicuro e rispettoso per tutti, è un requisito essenziale per una figura manageriale a capo di un team interfunzionale.

Le competenze organizzative e di pianificazione sono fondamentali per affrontare la complessità dei progetti che coinvolgono team interfunzionali. Ciò implica la capacità di coordinare attività interdipendenti tra diverse funzioni, definire obiettivi chiari e assegnare responsabilità precise a ciascun settore. Inoltre, per gestire gruppi di lavoro distribuiti su molteplici aree aziendali in modo efficace è utile saper adottare strumenti di project management adeguati.

Il problem solving e il decision making interfunzionale richiedono un approccio collaborativo e inclusivo. Il leader deve saper facilitare processi decisionali che integrino le diverse prospettive funzionali, gestendo il disaccordo e promuovendo un confronto costruttivo per arrivare a soluzioni condivise. Assicurarsi che le decisioni siano comunicate e implementate efficacemente in tutte le funzioni coinvolte è altrettanto importante per garantire il successo delle iniziative del team.

Infine, la gestione dei conflitti interfunzionali è una competenza cruciale e specifica del ruolo. I conflitti che nascono da differenze funzionali e priorità divergenti sono comuni ai team interfunzionali. Il leader deve essere in grado di riconoscerli, affrontarli tempestivamente e utilizzare tecniche di mediazione e negoziazione.

Come gestire efficacemente un team interfunzionale: best practice

Passiamo ora alla parte operativa, offrendo consigli pratici e azioni concrete che i manager possono implementare per migliorare la gestione dei loro team interfunzionali.

Definire una visione condivisa e strutturare ruoli e responsabilità

Per garantire il successo di un team interfunzionale, è essenziale partire da una visione chiara e obiettivi SMART (Specifici, Misurabili, Attuabili, Rilevanti, Temporizzati), che siano realmente motivanti per tutte le funzioni coinvolte. Questa visione deve andare oltre le singole priorità dipartimentali, ponendo al centro il successo complessivo del progetto. Il coinvolgimento attivo dei membri del team nella definizione degli obiettivi, attraverso workshop o sessioni di brainstorming, aumenta il commitment e favorisce un maggiore senso di responsabilità condivisa. Tuttavia, una visione chiara da sola non basta: è altrettanto cruciale stabilire ruoli, responsabilità e interdipendenze con la massima trasparenza, evitando sovrapposizioni o lacune operative, affinché ogni membro del team comprenda esattamente il proprio contributo e il modo in cui il suo lavoro si integra con quello degli altri, creando un ecosistema collaborativo efficiente e orientato ai risultati.

Promuovere una comunicazione aperta e trasparente

Per favorire un ambiente di comunicazione aperta e trasparente è fondamentale adottare strategie mirate, come:

  • Organizzare riunioni interfunzionali regolari con un focus sugli obiettivi comuni, fornendo uno spazio strutturato per aggiornamenti, discussioni e decisioni.
  • Creare una documentazione condivisa e accessibile a tutti, utilizzando piattaforme come Google Drive o SharePoint, per centralizzare informazioni importanti e facilitare la consultazione.
  • Incoraggiare il feedback interfunzionale e la comunicazione bidirezionale, creando un ambiente in cui i membri si sentano liberi di esprimere le proprie opinioni, fare domande e fornire un feedback costruttivo ai colleghi di altre funzioni.

La comunicazione deve essere diretta, chiara e priva di ambiguità, evitando tecnicismi eccessivi e linguaggi settoriali che potrebbero creare barriere tra le diverse funzioni.

Facilitare la comprensione reciproca e la valorizzazione delle diversità

Per superare le barriere culturali e professionali, è importante facilitare la comprensione reciproca e la valorizzazione delle diversità all’interno del team. Alcune attività utili in questo senso includono:

  • Organizzare sessioni di “knowledge sharing”, in cui ogni funzione presenta il proprio lavoro, le proprie competenze, i processi e le sfide, permettendo agli altri membri di conoscere meglio le specificità di ogni area.
  • Promuovere “job shadowing” o rotazioni temporanee tra funzioni diverse, offrendo ai membri del team l’opportunità di sperimentare direttamente il lavoro di altre funzioni, aumentando l’empatia e la comprensione reciproca delle sfide e delle dinamiche di ogni area.
  • Organizzare attività di team building interfunzionale, focalizzate sulla valorizzazione delle diversità come punto di forza e sulla creazione di un senso di appartenenza al team che trascenda le appartenenze dipartimentali.

Gestire i conflitti interfunzionali in modo costruttivo

I conflitti sono inevitabili in qualsiasi gruppo di lavoro, ma nei team interfunzionali possono sorgere più frequentemente a causa delle diverse prospettive e priorità. Alcune strategie utili per gestirli in modo costruttivo includono:

  • Intervenire tempestivamente per affrontare i conflitti non appena emergono, evitando che si intensifichino e compromettano la collaborazione.
  • Utilizzare tecniche di mediazione per facilitare il dialogo tra le parti in conflitto, aiutandole a comprendere le diverse prospettive e a trovare soluzioni condivise.
  • Concentrarsi sulla risoluzione del problema piuttosto che sulla colpa, incoraggiando il team a collaborare per identificare le cause del conflitto e trovare soluzioni che soddisfino le esigenze di tutte le parti.
  • Utilizzare i conflitti come opportunità per migliorare i processi e la collaborazione interfunzionale, analizzando le cause dei conflitti e implementando azioni correttive per prevenire il ripetersi di situazioni simili in futuro.

Incentivare la collaborazione e riconoscere i traguardi raggiunti

Secondo Frost & Sullivan, le aziende che investono in una cultura collaborativa registrano un aumento delle vendite del 27%, un miglioramento della qualità del prodotto del 34% e un’accelerazione dello sviluppo del 30%. Inoltre, una comunicazione efficace e un ambiente di lavoro basato sulla sinergia tra le funzioni possono ridurre il turnover del personale fino al 50%, contribuendo a una maggiore stabilità e continuità operativa[3].

Per ottenere questi benefici, i manager devono promuovere attivamente la collaborazione, comunicandone il valore strategico e valorizzando i risultati raggiunti grazie al lavoro di squadra. È essenziale riconoscere e incentivare i comportamenti virtuosi, premiando la condivisione delle conoscenze, il supporto reciproco e la risoluzione collaborativa dei problemi, elementi chiave per creare un clima di fiducia e cooperazione. Inoltre, definire traguardi intermedi e milestone aiuta il team a monitorare i progressi, identificare tempestivamente eventuali criticità e celebrare i successi parziali, rafforzando così il senso di appartenenza e l’engagement.

Prevedere percorsi di carriera interfunzionali

I percorsi di carriera interfunzionali permettono alle persone di sviluppare competenze trasversali, migliorando la comprensione del business e la capacità di collaborazione tra funzioni. Esperienze in diverse aree aziendali rafforzano il problem-solving, la comunicazione e la leadership, creando talenti più versatili e pronti per ruoli strategici.

Per implementare efficacemente questi percorsi, le aziende dovrebbero introdurre programmi di job rotation, definire percorsi di crescita che includano esperienze interfunzionali, offrire mentoring e formazione mirata e riconoscere il valore della multidisciplinarità nei piani di sviluppo. Un approccio strutturato garantisce un’organizzazione più agile, innovativa e capace di rispondere rapidamente alle sfide del mercato.

Strumenti e tecnologie utili per facilitare la gestione dei team interfunzionali

Secondo una ricerca pubblicata da Deloitte, i gruppi di lavoro interfunzionali sono più diffusi nelle organizzazioni con un elevato livello di maturità digitale. L’83% delle aziende definite “digitalmente mature” utilizza team interfunzionali, rispetto al 71% delle aziende in fase di sviluppo e al 55% di quelle agli stadi iniziali del percorso di maturità digitale[4].

Questo perché la tecnologia offre un supporto prezioso per la gestione efficace dei team interfunzionali, specialmente in contesti distribuiti o complessi. Esistono numerosi strumenti e piattaforme digitali che possono facilitare la comunicazione, la collaborazione, l’organizzazione e la produttività di questi team. Tra le categorie di strumenti più utili troviamo:

  • Software di project management collaborativi: questi strumenti (come Asana, Trello, Jira, Microsoft Project Online) permettono di pianificare, organizzare e monitorare progetti complessi, assegnare task, gestire scadenze, condividere documenti e facilitare la comunicazione tra i membri del team.
  • Piattaforme di comunicazione unificata: piattaforme come Slack, Microsoft Teams o Google Workspace offrono canali di comunicazione dedicati, funzionalità di chat, videoconferenza, condivisione file e integrazione con altri strumenti, centralizzando la comunicazione e la collaborazione del team.
  • Strumenti per videoconferenze e meeting online: soluzioni come Zoom, Google Meet o Webex, con funzionalità come breakout rooms, lavagne virtuali e sondaggi, rendono le riunioni online più interattive ed efficaci, superando le barriere geografiche.
  • Piattaforme di condivisione documentale e knowledge management: servizi come Google Drive, SharePoint o Confluence permettono di centralizzare e organizzare documenti, knowledge base e informazioni utili per il team, garantendo un facile accesso e la condivisione delle conoscenze.
  • Strumenti per la collaborazione visuale e il brainstorming online: piattaforme come Miro o Mural offrono lavagne virtuali collaborative per brainstorming, workshop online, visualizzazione di idee e pianificazione strategica, facilitando la creatività e la collaborazione a distanza.
  • Software per la gestione del tempo e delle attività condivise: strumenti come Toggl Track o Clockify aiutano a monitorare il tempo dedicato alle attività, gestire le risorse e analizzare la produttività del team, fornendo dati utili per l’ottimizzazione dei processi.

Le Metodologie Agile, come Scrum o Kanban, rappresentano strumenti fondamentali per ottimizzare la gestione dei team interfunzionali. Grazie al loro approccio iterativo e flessibile, queste metodologie consentono di migliorare la collaborazione, incrementare il valore di business, accelerare il time-to-market e supportare in modo efficace i processi di trasformazione digitale[5].

Diventare un leader efficace di team interfunzionali: un percorso continuo

La gestione efficace dei team interfunzionali non è un traguardo da raggiungere una volta per tutte, ma un percorso continuo di apprendimento e miglioramento. Nel mercato del lavoro moderno, sempre più dinamico e complesso, la capacità di guidare team interfunzionali vincenti è diventata una competenza di leadership fondamentale per il successo individuale e organizzativo.

Investire nello sviluppo delle competenze di gestione interfunzionale, promuovere una cultura aziendale collaborativa e adottare gli strumenti tecnologici appropriati sono passi fondamentali per costruire team interfunzionali di successo. Questi team, guidati da una leadership efficace e supportati da una solida collaborazione, possono diventare veri e propri motori di innovazione, crescita e successo per l’intera organizzazione.

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