IoT nelle aziende: tutti i vantaggi e le applicazioni nell’Industria 4.0
L’Internet of Things (IoT) e l’Industria 4.0 rappresentano due pilastri fondamentali della trasformazione digitale che sta ridefinendo il panorama industriale globale. Queste tecnologie stanno cambiando radicalmente il modo in cui le organizzazioni operano, innovano e competono, aprendo nuove frontiere di efficienza e produttività.
Infatti, come accade per l’intelligenza artificiale e il cloud computing, le aziende investono nell’integrazione dell’Internet of Things all’interno dei processi per i vantaggi che si possono ottenere in termini di efficienza, controllo e innovazione.
INDICE DEI CONTENUTI
Il mercato IoT in Italia e nel mondo
In Italia, il mercato dell’IoT si trova in una fase di crescita, come evidenziato dall’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano[1] e nel 2024 ha raggiunto un valore di 9,7 miliardi di euro, +9% rispetto al 2023, portando così a 155 milioni gli oggetti connessi nel nostro Paese (2,6 per abitante).
Questo sviluppo del mercato ha fatto sì che aumentasse anche l’interesse delle aziende verso nuovi progetti legati all’integrazione dell’IoT nei processi industriali (IIoT, l’Industrial Internet of Things[2]) per aumentarne l’efficienza e la sicurezza.
A livello europeo i numeri sono altrettanto significativi. Secondo l’International Data Corporation, il numero di dispositivi IoT connessi è destinato ad aumentare da circa 40 miliardi del 2023 a 49 miliardi entro il 2026, con un tasso di crescita annuo del 7%. Ma il dato forse ancora più rilevante riguarda le intenzioni delle organizzazioni europee: ben tre quarti delle aziende prevedono di investire in soluzioni IoT nel prossimo futuro, segnale chiaro di una tendenza ormai consolidata e di una crescente consapevolezza sul ruolo strategico di queste tecnologie nei processi di innovazione e competitività [3].
E anche se si allarga lo sguardo a livello globale il trend è il medesimo. Infatti, secondo il rapporto “State of IoT Summer 2024” di IoT Analytics[4], nel 2023 il numero di dispositivi IoT connessi a livello globale ha raggiunto i 16.6 miliardi, segnando una crescita del 15% rispetto al 2022.
I pilastri tecnologici dell’IoT nell’Industria 4.0
L’implementazione dell’IoT nell’Industria 4.0 si basa su una serie di tecnologie fondamentali che operano in sinergia e che sono essenziali per la raccolta, l’elaborazione e l’utilizzo dei dati generati dai dispositivi connessi.
- Sensori e dispositivi connessi: la loro funzione primaria è quella di raccogliere dati dal campo, ovvero dall’ambiente operativo industriale. Esistono diverse tipologie di sensori impiegati in ambito industriale, ciascuno progettato per misurare parametri specifici. Questi sensori dislocati lungo le linee di produzione, integrati nelle macchine o indossati dai lavoratori, digitalizzano i processi produttivi, fornendo una visione dettagliata e in tempo reale di ciò che accade nell’ambiente industriale.
- Piattaforme IoT e cloud computing: le piattaforme IoT svolgono un ruolo cruciale nella gestione, nell’elaborazione e nell’analisi dei dati raccolti dai sensori. Queste fungono da hub centralizzato per la ricezione dei dati, la loro organizzazione e la loro preparazione per l’analisi. Il cloud computing, con la sua capacità di archiviazione e potenza di calcolo scalabile, è fondamentale per gestire gli enormi volumi di big data generati dall’IoT aziendale.
- Big data analytics e intelligenza artificiale (AI): i big data generati dall’IoT per le aziende diventano realmente preziosi quando vengono analizzati attraverso tecniche di big data analytics e intelligenza artificiale. L’analisi dei big data consente di identificare pattern nascosti, correlazioni e anomalie che sarebbero difficili da individuare con metodi tradizionali. L’AI, e in particolare il machine learning, gioca un ruolo chiave nell’estrazione di valore da questi dati. Algoritmi di machine learning possono essere addestrati per prevedere guasti, ottimizzare i processi produttivi, migliorare la qualità del prodotto e personalizzare l’esperienza del cliente.
- Cybersecurity e protezione dei dati industriali: la crescente connettività espone i sistemi industriali a nuove minacce e vulnerabilità cyber. È fondamentale implementare strategie di sicurezza informatica per proteggere i sistemi IIoT (Industrial Internet of Things) da attacchi, accessi non autorizzati e furto di dati. La protezione dei dati industriali e la privacy sono altrettanto importanti e richiedono la conformità a normative vigenti come il GDPR e la definizione di politiche di sicurezza adeguate alla gestione e la conservazione delle informazioni sensibili.
Formazione e istruzione: la base solida per la carriera di CEO
Una solida base educativa rappresenta un elemento fondamentale per costruire una carriera di successo in questo ruolo. La formazione fornisce le fondamenta teoriche e metodologiche necessarie per affrontare le sfide complesse della gestione aziendale, offrendo un framework concettuale e strumenti analitici indispensabili. Sebbene non esista un percorso formativo univoco e obbligatorio per diventare CEO, ci sono indirizzi di studio più comuni e utili per chi punta a diventarlo.
Vantaggi e sfide dell’IoT per le aziende
L’adozione dell’Internet of Things all’interno delle aziende offre numerosi benefici, tuttavia non mancano le sfide: l’implementazione dell’IoT richiede infatti di affrontare una certa complessità tecnologica e organizzativa, che può rappresentare un ostacolo per molte realtà aziendali, soprattutto in fase iniziale.
Tra i principali vantaggi:
- Ottimizzazione dell’efficienza operativa e della produzione: l’IoT permette un monitoraggio costante e in tempo reale delle prestazioni operative. Attraverso l’analisi dei dati raccolti, le aziende possono identificare inefficienza nei processi produttivi, colli di bottiglia e aree di miglioramento, portando ad un utilizzo più efficiente delle risorse, una riduzione dei tempi di inattività delle macchine e un incremento della produttività complessa.
- Miglioramento della sicurezza sul lavoro e della conformità: l’Internet of Things contribuisce a creare ambienti di lavoro più sicuri. Sensori ambientali monitorano costantemente le condizioni di lavoro, rilevando situazioni pericolose come fughe di gas, temperature estreme o presenza di sostanze nocive. L’automazione di attività rischiose, resa possibile dall’IoT e dalla robotica, riduce l’esposizione dei lavoratori a pericoli. Inoltre, l’Internet delle Cose facilita la conformità alle normative di sicurezza e a quelle ambientali, fornendo dati e tracciabilità dei processi necessari per la reportistica e le verifiche.
- Ottimizzazione della supply chain e della logistica: la tracciabilità dei prodotti lungo l’intera catena di fornitura, la gestione intelligente degli inventari e l’ottimizzazione dei trasporti sono solo alcune delle applicazioni. L’IoT permette di creare supply chain più resilienti, reattive ai cambiamenti del mercato e capaci di rispondere rapidamente alle esigenze dei clienti.
In merito alle sfide aziendali nell’adozione dell’Internet of Things, queste le principali:
- Sicurezza informatica e privacy dei dati: garantire la sicurezza dei dati e dei sistemi IIoT (Industrial Internet of Things) richiede investimenti in tecnologie di sicurezza avanzate, formazione del personale e implementazione di politiche di sicurezza rigorose. La privacy dei dati industriali è altrettanto importante, richiedendo attenzione alla conformità normativa e alla gestione responsabile delle informazioni.
- Costi di implementazione e misurazione del ROI: è essenziale pianificare attentamente i progetti, definire obiettivi chiari e misurare il ritorno sull’investimento (ROI). Una strategia efficace per ottimizzare i costi e dimostrare il valore economico dell’IoT è quella di iniziare con progetti pilota mirati e scalabili, focalizzandosi sui benefici tangibili e misurabili.
- Competenze e formazione del personale: le aziende devono investire nella formazione del personale per gestire e sfruttare le tecnologie di Internet of Things. Emergono nuove figure professionali come Data scientist, Esperti di cybersecurity e Specialisti di piattaforme IoT. La formazione continua è fondamentale per rimanere competitivi e sfruttare appieno il potenziale dell’Internet delle Cose.
Applicazioni pratiche dell’IoT nell’Industria 4.0
L’Internet of Things trova applicazione in diversi settori industriali, trasformando processi e modelli di business. Tra i principali:
- Manufacturing: l’adozione dell’Internet of Things nel settore manifatturiero sta accelerando la trasformazione verso la Smart Factory, rendendo la produzione più efficiente, flessibile e sostenibile. In Italia, il mercato delle soluzioni per la Smart Factory ha raggiunto 1,04 miliardi di euro nel 2024, con una crescita del 15% rispetto all’anno precedente. Grazie ai dispositivi connessi e alla loro integrazione con l’Intelligenza Artificiale, le aziende possono monitorare in tempo reale impianti e processi, ottimizzando la manutenzione predittiva, riducendo i fermi macchina e migliorando la qualità del prodotto[5].
- Energy: Nel settore dell’energia, l’IoT si sta affermando come una leva strategica per affrontare le sfide legate alla crescente domanda globale e alla sostenibilità ambientale. L’integrazione di sensori, contatori intelligenti e dispositivi connessi consente di monitorare in tempo reale produzione, distribuzione e consumo di energia, ottimizzando l’efficienza e riducendo gli sprechi. Le principali tecnologie legate all’IoT nel settore sono gli smart meter, le smart grid, gli smart building e le smart city che permettono un controllo più preciso dei consumi, favorendo il risparmio energetico e l’uso più intelligente delle risorse rinnovabili[6].
- Automotive: grazie all’IoT, i veicoli possono comunicare tra loro e con l’ambiente circostante (V2X), migliorando la sicurezza su strada, l’esperienza di guida e l’efficienza dei trasporti. Le applicazioni spaziano dai sistemi di assistenza alla guida (ADAS), all’infotainment di bordo, fino alla diagnostica predittiva. Questo connubio tra automotive e IoT non solo apre la strada a una mobilità più intelligente e sostenibile, ma rappresenta anche un mercato in forte crescita. Il rapporto pubblicato da Data Bridge Market Research prevede infatti un tasso di crescita composto annuo nel periodo previsionale 2022-2029 pari al 27,32%. Con un valore di mercato che supererà i 672 miliardi di dollari entro il 2029[7].
- Logistica farmaceutica: nel settore farmaceutico, l’Internet of Things (IoT) sta offrendo un contributo decisivo in termini di sicurezza, tracciabilità e qualità dei prodotti, anche in relazione agli standard normativi. Grazie a sensori intelligenti connessi in rete, è possibile monitorare in tempo reale parametri ambientali come temperatura, umidità o pressione, rilevando subito eventuali anomalie che potrebbero compromettere l’integrità dei farmaci. Anche nel controllo qualità, i dispositivi IoT integrati nel packaging permettono di garantire la conformità normativa e la sicurezza dei prodotti lungo tutta la catena di distribuzione[8].
- Agroalimentare: grazie all’impiego di sensori e attuatori intelligenti, è possibile monitorare in tempo reale parametri fondamentali come l’umidità del suolo, la temperatura e le condizioni meteo, ottimizzando così l’uso di risorse come acqua ed energia. Questi dati, elaborati da algoritmi di intelligenza artificiale, consentono agli agricoltori di prendere decisioni mirate e tempestive, migliorando la qualità del raccolto e riducendo gli sprechi. Esempi concreti di applicazione sono i progetti condotti dall’Università di Parma, come il testbed sul pomodoro che ha dimostrato come sia possibile risparmiare fino al 40% di acqua senza compromettere la resa produttiva, o lo studio sul luppolo a Modena, dove l’analisi dei dati ha permesso di prevedere con una settimana di anticipo il periodo ottimale di raccolta[9].
Il futuro dell’IoT nell’Industria 4.0 e l’Industria 5.0
Le previsioni indicano che il mercato dell’IoT in Italia, e nel mondo, continuerà a crescere nei prossimi anni, secondo Statista[10], si prevede che il fatturato nel mercato IoT raggiungerà 16,90 miliardi di dollari entro il 2025, con l’IoT per le aziende come segmento dominante, stimato a 4,51 miliardi di dollari.
La crescita sarà trainata dalla continua evoluzione tecnologica: l’edge computing, il 6G e l’intelligenza artificiale generativa apriranno nuove prospettive per l’Internet of Things aziendale. Inoltre, l’arrivo dell’Industria 5.0[11], caratterizzata da una forte attenzione alla sostenibilità e da un approccio umano centrico, vedrà l’IoT giocare un ruolo ancora più centrale. Infatti, contribuirà a creare sistemi industriali sostenibili dal punto di vista ambientale, capaci di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato e sviluppati per rispondere ai bisogni delle persone, nel pieno rispetto dei loro diritti fondamentali, come la privacy, l’autonomia e la dignità umana.
Questa tecnologia può essere la chiave per creare nuove prospettive in termini di efficienza, innovazione e crescita, consentendo alle aziende italiane di rimanere competitive a livello globale.
Fonti
[1] https://www.osservatori.net/comunicato/internet-of-things/internet-of-things-italia-mercato/.
[2] https://blog.osservatori.net/it_it/industrial-iot-definizione-applicazioni.
[3] https://digital-strategy.ec.europa.eu/it/policies/internet-things-policy.
[4] https://iot-analytics.com/number-connected-iot-devices/?utm_source=chatgpt.com.
[5] https://www.osservatori.net/comunicato/internet-of-things/internet-of-things-italia-mercato/.
[6] https://www.esg360.it/energy-transformation/iot-come-puo-migliorare-la-gestione-dellenergia/.
[8] https://news.beta80group.it/logistica-del-farmaco-le-tecnologie-al-servizio-della-salute.
[9] https://www.agendadigitale.eu/mercati-digitali/iot-in-agricoltura-vantaggi-e-casi-duso-reali/.
[10] https://www.statista.com/outlook/tmo/internet-of-things/italy?utm_source=chatgpt.com.