Smart Factory: esempio di tecnologia interconnessa che funziona
Il mercato delle Smart Factory toccherà quota 354,60 miliardi di dollari nel 2024, e si prevede che raggiungerà i 564,38 miliardi entro il 2029: è quanto emerge dal report “Smart Factory Market Size & Share Analysis – Growth Trends” di Mordor Intelligence.
Traducibile in italiano come “fabbrica intelligente”, la Smart Factory è un complesso cyber-fisico che utilizza tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale, l’Internet of Things, la robotica, la stampa 3D e altre soluzioni digitali per ottimizzare e automatizzare i processi di produzione.
L’obiettivo principale di una Smart Factory è dunque quello di migliorare l’efficienza, la flessibilità, la qualità e la sicurezza delle operazioni manifatturiere.
Come funziona una Smart Factory
Le Smart Factory, insieme alla produzione intelligente, sono una componente chiave dell’Industria 4.0.
L’influenza della tecnologia sulle operazioni delle fabbriche moderne è significativa. Grazie alla stampa 3D, al Cloud Computing, agli Autonomous Mobile Robots e a diverse altre innovazioni, è possibile ottenere un processo produttivo più intelligente e adattabile. Ed è proprio questo, il vantaggio della Smart Factory.
In realtà, l’automazione e la robotica sono parte integrante delle operazioni di produzione da decenni, anche nelle fabbriche convenzionali. All’interno di esse, tuttavia, gli individui, le risorse e i sistemi di gestione dei dati funzionano in modo isolato, richiedendo un coordinamento manuale e sforzi di integrazione continui. Al contrario, nelle Smart Factory, macchinari, personale e vasti insiemi di Big Data coesistono in un ecosistema unificato e connesso digitalmente.
Le fabbriche intelligenti non si limitano a raccogliere e analizzare dati, dunque, ma apprendono attivamente dall’esperienza. Una Smart Factory interpreta e ricava informazioni approfondite dai set di dati, così da prevedere le tendenze e da offrire consigli durante lo svolgimento dei flussi produttivi e delle procedure automatizzate. Perfezionando continuamente i suoi processi, si auto-corregge e si ottimizza autonomamente, insegnando a se stessa e alle persone coinvolte ad essere più resilienti, produttive e sicure.
I vantaggi delle Smart Factory e la situazione in Italia
In Italia, entro il 2025, il mercato delle Smart Factory avrà un valore di 1,5 miliardi di euro: a dirlo è lo studio “Industrial IoT: A reality check” di Reply, basato sull’analisi dei dati raccolti attraverso la piattaforma Trend Sonar con la collaborazione di Teknology Group.
Nel nostro Paese come altrove, a guidare l’innovazione industriale sono l’Internet of Things, l’evoluzione del 5G e dell’edge computing. L’Internet of Things, in particolare, connettendo tra loro macchinari e strumenti permette alle aziende manifatturiere di migliorare la produzione. La quantità di dati che i dispositivi interconnessi emettono, infatti, permette di migliorare il processo produttivo, di introdurre la manutenzione predittiva e di automatizzare la supply chain.
Il vantaggio primario delle Smart Factory è proprio il miglioramento della produttività e dell’efficienza. Il settore manifatturiero, da sempre protagonista di azioni reattive, grazie al sistema delle fabbriche intelligenti può mettere in atto comportamenti predittivi: i dati consentono di gestire le scorte in tempo reale, di prevedere la domanda e di immettere i prodotti sul mercato ad una velocità maggiore.
Secondo uno studio condotto da Deloitte nel 2019, le Smart Factory permettono alle aziende manifatturiere di aumentare i loro guadagni fino al 12%. Non solo: lo stesso report stima un aumento della produttività netta del 30% entro il 2030 per le organizzazioni che adottano il sistema delle fabbriche intelligenti.
Inoltre, i consumatori tendono a spendere di più per prodotti fabbricati utilizzando metodi responsabili dal punto di vista sociale e ambientale: il 62% dei consumatori afferma di cercare “sempre o spesso” prodotti sostenibili (nel 2021, la percentuale era del 27%). E le Smart Factory permettono alle aziende di identificare e implementare opportunità per pratiche di produzione più ecologiche, sicure e socialmente responsabili, mediante il controllo della qualità dei materiali.
Le Smart Factory, in ambito manifatturiero, rappresentano dunque il futuro, ma anche un fondamentale strumento per preservare la competitività dell’azienda e per migliorare la Brand Reputation.