M-Learning: le sfide e le opportunità del Mobile Learning
Secondo un’indagine condotta da Google, l’80% della popolazione mondiale utilizza uno smartphone. Guardando ai Millennials, che costituiscono una parte considerevole della forza lavoro globale, i numeri aumentano ancor di più: il 97% di loro possiede e utilizza telefoni cellulari e il 90% dichiara di avere sempre uno smartphone a portata di mano.
Da qui, l’importanza del M-Learning.
Inconsapevolmente, chi ha uno smartphone partecipa ogni giorno all’apprendimento informale, effettuando ricerche e cercando risposte sui motori di ricerca. Ciò si traduce, per le aziende, nell’opportunità di trasformare quell’apprendimento casuale in una routine strutturata: il Mobile Learning, un approccio educativo che sfrutta i dispositivi mobili per fornire accesso a materiali d’apprendimento, risorse didattiche e attività di formazione aziendale, in qualsiasi momento. Grazie al Mobile Learning, le persone possono studiare, acquisire conoscenze e competenze, partecipare a corsi online, seguire lezioni e interagire con gli altri attraverso il loro smartphone.
I vantaggi del Mobile Learning
Secondo gli esperti, il mercato del Mobile Learning crescerà del 30,96% tra il 2024 e il 2032. E, il merito, va ai molteplici vantaggi di questa forma di apprendimento.
In primis, il Mobile Learning consente di accedere ai contenuti didattici sempre e ovunque, purché si disponga di un dispositivo mobile e di una connessione Internet. Questo livello di accessibilità è particolarmente utile per le persone con orari impegnativi e per chi non ha accesso alle modalità di formazione tradizionale. A testimonianza di quanto tale aspetto sia importante, vi è l’ultimo report di Statista: l’istruzione è la terza categoria più popolare su App Store e la seconda su Google Play. Solo nel 2022, le app educative hanno generato entrate per 7 miliardi di dollari e le stime parlano di 124,7 miliardi di dollari entro il 2027.
Inoltre, il M-Learning permette di scegliere quando e dove può avvenire l’apprendimento. Le persone possono accedere ai corsi 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Possono scegliere di seguire le lezioni secondo i loro ritmi e studiare quando hanno tempo, integrando così la formazione nella routine quotidiana.
Altri vantaggi riguardano l’interattività e il coinvolgimento. I dispositivi mobili offrono varie funzionalità multimediali, come video, quiz e simulazioni interattive, che possono aumentare il coinvolgimento e rendere l’apprendimento più piacevole. Sfruttando le capacità uniche dei device è dunque possibile creare esperienze di apprendimento entusiasmanti, dinamiche e personalizzate, che preservino e stimolino l’interesse.
Infine, il Mobile Learning è economico e vantaggioso dal punto di vista della fidelizzazione. Capace di ridurre i costi associati alla formazione in presenza (affitto di aule, rimborsi per le spese di viaggio, stampa del materiale ecc.), è conveniente da creare e da mantenere e ha un elevato tasso di fidelizzazione e di completamento. Le persone che si formano attraverso il M-Learning, infatti, riscontrano un aumento della produttività e tendono a completare il corso il 45% più velocemente rispetto a chi si forma utilizzando un computer. Il merito va al microlearning: le sessioni su mobile sono brevi, durano in genere tra i 2 e i 5 minuti e mantengono alta la concentrazione dell’utente.
Le sfide del Mobile Learning
Tuttavia, il Mobile Learning comporta anche alcune sfide.
La principale preoccupazione riguarda la privacy e la sicurezza dei dati. Accedendo ai corsi attraverso gli smartphone, infatti, i programmi di formazione online tendono ad esporre al mondo esterno informazioni sensibili riguardanti l’azienda e il suo personale. Le aziende che intendono adottare il M-Learning devono dunque usare alcuni accorgimenti, come scegliere piattaforme e partner affidabili, ideare password complesse, incoraggiare i dipendenti a installare una VPN in caso si connettano da reti pubbliche e formare i lavoratori affinché adottino comportamenti responsabili.
Un’altra sfida del Mobile Learning riguarda la compatibilità dei contenuti. Nella maggior parte dei casi, i contenuti creati per scopi di e-learning non funzionano sui dispositivi mobili. Le organizzazioni devono dunque rinnovarli, o crearli da zero, affinché siano accessibili da mobile.
Infine, è bene considerare che il Mobile Learning è destinato a cambiare. L’incremento della sua popolarità spinge infatti i provider ad aumentarne efficacia e coinvolgimento, grazie all’impiego di strumenti quali la realtà virtuale e gli assistenti virtuali.
Negli ultimi due anni la realtà virtuale ha fatto passi da gigante nel settore del M-Learning, diventando un potente strumento per l’apprendimento online grazie alla sua capacità di aumentare la memorizzazione delle nozioni. A dimostrarlo è l’ultima ricerca di Learning Guide, che ha sottoposto a un quiz un campione di studenti: chi aveva studiato da mobile utilizzando la realtà virtuale ha ottenuto un punteggio di 94,5%, contro l’87% di chi non ne ha fatto uso.
Gli assistenti virtuali – che, entro la fine del 2024, saranno integrati in 8,4 miliardi di dispositivi – andranno invece a ridurre sempre di più il carico di lavoro dei Learning Manager, sostituendoli nelle mansioni più semplici e permettendo loro di focalizzarsi su aspetti strategici per migliorare il coinvolgimento e il tasso d’apprendimento degli studenti.